Una volta passato il confine francese, ci fermiamo al primo autogrill. La torrida calura, anche se attenuata dall’aria condizionata della nostra grossa monovolume americana, si fa sentire. Io mi dirigo alle pompe di benzina, mentre mia moglie, come di consueto, si avvia per la sua solita pausa in bagno.
Parcheggio, entro al bar e cerco Valentina. Non la vedo subito, ma capisco rapidamente dove si trova. Due italiani, ignari del fatto che anche lei sia italiana, stanno commentando su “quel pezzo di figa sceso in bagno”. Capelli biondi raccolti, collo nudo, camicetta trasparente senza reggiseno, e un paio di pantaloncini corti di tela rossa talmente stretti che davanti si notano le labbra carnose della sua intimità.
Mentre aspetto, sento altri italiani parlare al telefono. Una coppia sembra essere in difficoltà. L’uomo chiede al figlio di raggiungerlo da Cuneo, poiché la loro auto, ferma dal meccanico dell’area di servizio, sembra irreparabile in tempi brevi. La donna, una signora mora e abbronzata, è molto tesa. Ordino i caffè e, ascoltando la loro conversazione, vengo a sapere che il loro problema è legato ai costi elevati della riparazione dell’auto, pensano quindi di dover rientrare.
Valentina torna e ci sediamo a pranzare con una baguette e una Coca-Cola. Le parlo della coppia sfortunata e ci ridiamo sopra. Finito il pranzo, usciamo per ripartire. Nel piazzale, vedo la signora seduta su un grosso valigione, circondata da altri due borsoni. Poco dopo, arriva anche lui, con altri bagagli.
Mi fermo, ho un’idea! Ne parlo a Valentina e lei concorda con me. Si avvicina alla signora, sudatissima e in crisi, la saluta e le racconta di aver sentito del loro problema mentre erano al telefono. Poco dopo, il marito della signora si avvicina rapidamente, forse temendo di essere derubato. Mi avvicino anche io. Ci presentiamo e cerchiamo di capire come trovare una soluzione. Offriamo loro un passaggio, a patto che siano diretti verso la costa francese e non verso l’Italia. La donna, Anna, vorrebbe rientrare, mentre suo marito, Andrea, vorrebbe trovare una soluzione per non perdere la prenotazione in Spagna. Noi andiamo a ****** sur mer, e possiamo portarli fino a lì.
L’auto, spaziosa, può facilmente accogliere anche i nostri due figli e i numerosi bagagli. Partiamo, ma sappiamo già che faremo tardi e non arriveremo a casa per sera. Durante il viaggio, tra code di auto e il caldo impressionante, cominciamo a conoscerci meglio. Valentina decide di sedersi dietro con Anna, in modo da poter chiacchierare e rompere il ghiaccio.
Valentina, che soffre molto il caldo, chiede se a qualcuno dà fastidio se si toglie i calzoncini, stretti e scomodi. Dal posto anteriore, ridendo, rispondiamo “assolutamente no!”. Valentina si mette comoda, seduta sui sedili in pelle coperti da un asciugamano, con solo una mutandina indosso. Durante una sosta al bar, Valentina mette in scena uno dei suoi soliti spettacolini: scende in perizoma e si veste fuori dalla vettura, con Anna che corre in suo aiuto, coprendola con un asciugamano. Tra le risate, ci fermiamo per un bagno, un caffè e fare il pieno di benzina. La nostra monovolume americana, sebbene succhi benzina come una spugna, offre un piacere di guida immenso grazie ai suoi otto cilindri.
Riprendiamo il viaggio e noi uomini iniziamo a parlare di politica, calcio e lavoro. Poi, simultaneamente, ci rendiamo conto del silenzio assoluto proveniente dal sedile posteriore. Andrea si volta e esclama “ah!” toccandomi il braccio. Anna è inginocchiata davanti a Valentina, intenta a leccarle l’intimità! La nostra auto, spaziosa e con vetri oscurati, offre una certa privacy. Valentina, seduta nella terza fila di sedili, ha le gambe divaricate e i piedi contro lo schienale del sedile centrale, mentre Anna, vestita solo con un perizoma, continua a leccare e accarezzare con le mani. Poi cerca di mettersi a gattoni, e Andrea, seduto sul sedile anteriore, inizia a masturbarla.
Io sono troppo impegnato a guidare, ma sento i loro gridolini di piacere. Le due donne, evidentemente, si stanno godendo il momento. Trovo l’uscita autostradale e mi infilo in una viuzza di campagna, verso una piccola boscaglia. Ormai sono troppo eccitato. Arrivo in un punto nascosto, mi fermo, e finalmente posso ammirare la scena. Andrea è completamente nudo e si siede accanto a mia moglie, mentre Anna inizia a leccare entrambi. Passa dalla figa di Valentina al cazzo di suo marito, senza perdere un attimo. Valentina, a sua volta, si prende cura del cazzo di Andrea, accarezzandogli sapientemente i coglioni.
Ad un certo punto, Andrea abbassa lo schienale di Valentina e si mette sopra di lei. La moglie imperterrita continua a leccare, mentre Valentina si spalanca, appoggiando i piedi sui sedili anteriori. Io, da dietro, posso ammirare la scena: Valentina, inzuppata e spalancata, accoglie il membro dell’ospite senza quasi opporre resistenza. Andrea, con il suo cazzo possente, inizia a penetrarla profondamente, mentre Anna stimola il suo sfintere. La scena è eccitante oltre ogni dire, e decido di fermarmi, ma la vista attraverso i vetri oscurati è limitata, così apro il portellone laterale.
Quello che vedo mi eccita al massimo: Valentina, piegata e spalancata, viene penetrata con vigore da Andrea, mentre Anna le lecca la figa e stimola Andrea. Il piacere cresce, fino a quando Andrea emette un verso di piacere, spruzzando il suo sperma dentro mia moglie. Anna si prodiga a leccare ogni goccia, mentre Valentina mi accarezza il capo, con un sorrisino di soddisfazione. Poi, Anna mi chiama a sé, si sdraia e mi invita a entrare. Con un colpo secco, le strappo via le mutandine e infilo il mio cazzo dentro di lei, ma sono troppo su di giri e vengo subito.
Dopo essersi ripuliti e rassetati un po’, riprendiamo il viaggio. Manca poco alla nostra meta. Arriviamo finalmente a casa, e il vialetto si illumina al passaggio della vettura. I vicini, curiosi, escono a vedere chi è arrivato. Decidiamo di scaricare solo il cibo e le borse con gli intimi, mentre le donne frugano nelle valigie e noi uomini riempiamo il frigo. Uno alla volta, ci avviamo a fare una salutare doccia.
La notte promette di essere “caliente”, ma sia io che Andrea alziamo bandiera bianca, stanchi dal viaggio e dagli eventi della giornata. Tuttavia, Valentina, determinata, prende un flaconcino di lubrificante e mi avvicina mettendomelo sotto il naso. Anna, a sua volta, non vuole arrendersi e confabula con Valentina. Decidono di organizzare una serata a base di sesso anale, ognuna con il proprio partner, in stanze separate ma vicine.
Io, conoscendo bene mia moglie, so che quando organizza una serata simile, è difficile fermarla. Andrea si avvicina alla porta della mia camera, e Valentina lo raggiunge, baciandolo appassionatamente. Io, intanto, rimango con Anna, che inizia a masturbarmi mentre si accarezza. Ma il mio pensiero è rivolto altrove. Alla fine, decido di andare a spiare Valentina e Andrea. La porta, lasciata volutamente aperta, ci permette di osservare la scena: Valentina, in ginocchio sul letto, con Andrea che le penetra il sedere con delicatezza ma decisione. Lei, palesemente eccitata, accoglie ogni affondo con gemiti di piacere.
La scena culmina con Valentina che raggiunge l’orgasmo, seguita da Andrea che le viene dentro. Anna, nel frattempo, si dedica a me, succhiandomi fino all’ultimo fiotto di sperma. Dopo essersi ripuliti, ci avviamo tutti verso il letto, stanchi ma soddisfatti.
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