Scambista per caso

Mi chiamo Alessandro e ho 37 anni. Sposato da 7, e con un’attività erotico-amorosa niente male. Una storia iniziata per caso come tante. Passione sessuale forte, tra me e quella che diventerà mia moglie.

Allora lei era fidanzata da molti anni io single da un po’.
Dalla passione diventa amore, decidiamo di convivere e poi sposarci.
Ma torniamo alla nostra storia, il sesso non si placa nemmeno quando arrivano i figli (due).
Ma quello che ci tiene uniti è la complicità sessuale. Entrambi fantasticavamo da tempo sul nostro desiderio di vedere la mia donna, tra le braccia di un altro.
Scherzavamo, niente di serio. Prima chePER  diventasse un’ossessione, con lei per niente infastidita.
Dovrei raccontarvi in un altro capitolo, magari la prima volta che la spinsi a tradirmi, in mia assenza, ma non ora, non in questo racconto. Qui”volevo raccontarvi, di quella volta che, fummo invitati in Basilicata, nella casa delle 5 camere, ci fu presentato come un gioco ma io e lei sapevamo benissimo in che casino ci stavamo infilando”.

Ci vestimmo di tutto punto, lei aveva un sandalo da schiava, una gonna corta ma non cortissima, e un top sopra che, per quanto composto evidenziava il suo enorme seno. Lei è magra, ma ha una 4° abbondante.
I suoi capelli ricci lunghi e un viso sempre bellissimo facevano di lei la regina della serata.
Mangiammo in questo grosso salone, con queste altre 4 coppie, ci divertimmo bevemmo qualcosina, tutto senza mai parlare con nessuno di sesso, ma eravamo lì tutti per quello.
Il gioco consisteva che ognuno di noi, passava mezz’ora in camera, con a turno la moglie degli altri 4 ci si poteva parlare, raccontare, scopare, tutto in anonimato. Ciò che succedeva era un problema solo dei due che stavano nella stessa stanza, finite le due ore, ci si rimetteva in macchina e si tornava a casa.
Semplice vero?
Anche perché chissà perché ma in ognuno di noi, c’era questa convinzione di divertirsi, e magari di avere la moglie illibata e non interessata, ovviamente solo una mente stupida può pensare questo e infatti…
Inizia il gioco, prima mezz’ora mi capita una morettina bassina che avevo visto seduta a tavola, quasi di fronte a noi.
Si parla, lei si racconta, ma niente sesso, niente di niente, solo chiacchiere, le chiedo ovviamente perché era lì. Mi racconta che era una cosa che faceva più piacere al marito che a lei “bla bla bla”, e che delle 4 stanze che andrà, farà sesso solo con il più figo, un ragazzone palestrato che era presente, con il resto chiacchiere e il primo ero io.
Non mi piaceva particolarmente e pensai poco male, termina la mezz’ora e ha inizio lo scambio, aspetto qualche minuto, poi mi metto sull’uscio della porta e vedo i primi cambi di stanza, ed è in quel momento che vedo passare mia moglie.
Poche battute a volo che mi gelano il cuore, lei mi chiede
“beh divertito?”, io le rispondo di
“no” e lei mi fa
“niente sesso? allora siamo in due”, manco il tempo di sentirmi sollevato che arriva la doccia fredda
“io vado, questi manco il tempo di farti lavare la bocca ti danno”… oh mio dio, aveva fatto un pompino.
Tranquillo si procede, la seconda niente male un peperino della Toscana, entra, mi spoglia in maniera meccanica, sale sopra di me, facciamo sesso, io quasi immobile, lei un’atleta, veniamo ma il mio pensiero è altrove, a mia moglie.
Lei si pulisce guardiamo un po’ di tv insieme come vecchi amici e alla mezz’ora va via.
Di mia moglie non c’è traccia e non ce ne sarà fino all’uscita. A me si susseguono con alterne fortune le altre 2; la terza una bella donna di classe, che avevo già adocchiato in sala perché l’unica cinquantenne, con cui faccio sesso, prendendola con gusto due volte, mi racconterà delle sue decennali esperienze in materia; e concluderò con la “padrona di casa”, la proprietaria del luogo, una bellissima donna sui 40 ricca e esperta, con la quale decidiamo di comune accordo di non fare sesso, magari rinviando alla prossima, eravamo entrambi già appagati, lei usciva ora dal palestrato, e io con la signora mi ero divertito, si spogliò la vidi nuda, e la baciai e la leccai un po’…
Concludo raccontandovi brevemente il viaggio di ritorno, ci dicemmo poco e niente, decidemmo di non fare numeri e racconti, io non so lei nelle altre tre stanze come si è comportata, ma chi ben comincia è a metà dell’opera.
Ritornati a casa, a circa due ore di viaggio, lei aveva dormito un po’ (era stanca la stronza), ma prima di andare definitivamente a dormire, facciamo l’amore e mi accorgo che odorava e non di me.

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